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La Costituzioneide: articolo 2

“La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica, e sociale.”

“La Repubblica riconosce”. La Repubblica non “fornisce”, bensì “riconosce”, i diritti: i diritti esistono prima della Repubblica.

“La Repubblica riconosce e garantisce”. In quale modo la Repubblica “riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo?”: firmando trattati sovranazionali che nessuno di noi ha mai formalmente approvato? Partecipando a guerre che nessuno di noi ha mai formalmente approvato? Cedendo la NOSTRA sovranità senza chiamarci in causa? Insegnando, già dai primi anni di scuola, solo il punto di vista che conviene insegnare? Il primo diritto, signore e signori, deve essere quello di ricevere un’istruzione indipendente e libera, che consenta all’uomo di formare il proprio pensiero: l’istruzione deve essere istruzione, non indirizzamento; la scuola deve formare gli uomini, non plasmarli! In quale modo, dunque, l’articolo 2 è applicato? La mia prima libertà è quella di poter pensare liberamente.

Credo, dunque, che i diritti siano, innanzitutto, un dovere: è nostro dovere fare sì che la Repubblica riconosca i nostri diritti: i garanti dei nostri diritti siamo noi, non la Repubblica! Se non difendiamo i nostri diritti, la Repubblica non può di certo riconoscerli! Dobbiamo riappropiarci di ciò che ci spetta! Questo è il vero dovere.

Alessio Fanciulli

  1. icittadiniprimaditutto
    21 dicembre 2011 alle 9:28 am

    Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

  2. Angelo
    21 dicembre 2011 alle 1:30 PM

    UN CITTADINO HA PIENA FACOLTA’ DI ESIGERE I PROPRI DIRITTI “DOPO AVER ASSOLTO I PROPRI DOVERI” … come al solito commettiamo gli stessi errori pretendiamo prima ancora di dare. P.S. non è polemica anzi condivido tutto ma quanti veramente possono pretendere DIRITTI? ciao angelo

    • 21 dicembre 2011 alle 2:44 PM

      Io credo che diritti e doveri vadano di pari passo… ma i diritti stessi sono doveri, perchè noi stessi (in quanto i diritti sono nostri) dobbiamo fare sì che ci siano “riconosciuti” e “garantiti” dalla Repubblica… Avere nominalmente un diritto ma non custodirlo è come avere una villa bellissima e non chiudere il cancello: qualcuno la violerà!

      • Angelo
        25 dicembre 2011 alle 11:21 PM

        “… Un ordinamento (e una formazione) fondato sui doveri e non sui diritti.”
        Sul piano meramente logico, sembrerebbe la stassa cosa. Se Tizio ha un diritto, ci dev’essere un Caio che ha il corrispondente dovere verso di lui. Se quindi io dico. “Tizio ha diritto di avere X da Caio”, è sinonimo del dire ” Caio ha il dovere di dare X a Tizio”. Che differenza c’è ?
        C’è, la differenza. E sta nel fatto che, mentre il proprio dovere si può FARE, il proprio diritto si può soltanto RECLAMARE. Ne consegue che, se tutti fanno il loro dovere, e tale è la maggior cura dello Stato, automaticamente anche tutti i diritti vengono soddisfatti, mentre, se si proclamano diritti a piene mani, e tutti li reclamano, si fanno solo cortei con cartelli e una gran confusione e intralcio al traffico (protetto da stuoli di vigili urbani), ma il popolo resta a bocca asciutta, eccettuati i sindacalisti.

  3. 28 dicembre 2011 alle 1:37 PM

    Analisi perfetta, Angelo!

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