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Posts Tagged ‘Gioventù Italiana BariCyrano’

Misteri statistici e statisti misteriosi

31 dicembre 2011 1 commento

Durante la conferenza stampa di fine anno il nostro caro Governatore ha annunciato che la disoccupazione in Puglia è in calo e si è prefissato l’obiettivo di ridurla ulteriormente al 10% (nel 2005 prima del suo insediamento era al 15%). Non abbiamo alcun dubbio che Vendola riuscirà nell’impresa, anzi siamo sicuri che la disoccupazione calerà anche di più di quello che si aspetta. Il motivo? L’emigrazione.
Mentre trent’anni fa emigrava dalla nostra regione forza lavoro adesso emigra forza “intelletuale”, ed è davvero elevatissimo il numero di laureati che sono costretti ad abbandonare la propria terra alla disperata ricerca di un posto di lavoro (precario per giunta).
Il Governatore ha fatto molto mettendo in campo il “piano straordinario per il lavoro” che di straordinario ha poco perchè si tratta di una serie di iniziative che la Regione mette in campo da anni ormai, tuttavia Vendola non dice che le imprese che hanno la fortuna di vedere finanziate da fondi pubblici le loro iniziative, hanno poi la sfortuna di avere a che fare con la mortificante burocrazia di assessorati e di quel mostro chiamato “Innova Puglia” (ente che gestisce la quasi totalità dei bandi della Regione). Burocrazia che ritarda i pagamenti all’infinito a volte con il mal celato scopo di far slittare i pagamenti per mesi al fine di effettuare le uscite nell’esercizio finanziario successivo e salvare il patto di stabilità.
E qui il controsenso: queste sono misure “Anticrisi” che le imprese adottano perchè sono in crisi appunto, e si vedono costrette ad anticipare soldi che non hanno (chiedendo mutui alle banche) per pagare personale assunto per realizzare queste attività. Ma arrivati ad un certo punto se la Regione non paga, la banca blocca i finanziamenti, le imprese non pagano i dipendenti o li licenzia e si va ad aumentare quella crisi che queste misure puntavano a ridurre.
E purtroppo tutto questo non sono invenzioni ma fatti veri e basterebbe intervistare le imprese che hanno attivato queste misure per avere la controprova.
Ha anche strombazzato il grande risultato di aver sganciato le prebende dei consiglieri regionali da quelle dei parlamentari, di ridurle e di voler ridurre il numero di consiglieri da 70 a 50.
Ma qualcosa non torna: la riduzione del numero di consiglieri deve passare dal consiglio ma è stato deciso dallo Stato e interessa tutta la nazione. Lo “sganciamento” dagli emolumenti dei parlamentari ha effetto immediato e guardacaso a gennaio ci sarà la riduzione degli stipendi dei parlamentari mentre la riduzione di quelli dei consiglieri pugliesi partirà dalla prossima legislatura.
E’ vero che in questi anni ci siamo abituati ormai a vedere la nostra amata regione come il comitato elettorale di Vendola, però ogni tanto bisogna ristabilire la verità.

Donato Lorusso

Scandalo Equitalia: doveva pagare 5 centesimi e le arriva bolletta da 62 euro!

17 dicembre 2011 1 commento

In Sardegna, una signora ha ricevuto una bolletta di 62,03 euro, per non aver pagato nel 2009 un “debito” di 5 centesemi. Ora quindi, nonostante l’imprenditrice ha spiegato che «Quei cinque centesimi in meno sono sicuramente il frutto di un errore materiale dell’impiegato che ha trascritto male la cifra» sarà costretta a pagare 1240 volte in più rispetto alla cifra originaria dovuta. Purtroppo, come spiega la signora, proprietaria di un’azienda consorziata Aci (soccorso stradale 24 ore su 24)”Equitalia non sente ragioni: devo saldare il conto”.

Gualtiero M. Lugli

Battelfield 3: rivoluzione tecnologica e multiplayer appassionante!

15 dicembre 2011 1 commento

A distanza di ben 6 anni dal precedente capitolo, Dice in collaborazione con EA, annuncia ufficialmente Battelfield 3, il seguito del rivoluzionario FPS che nel lontano 2005 ha appassionato migliaia e migliaia di videogiocatori. Attorno a questo nuovo capitolo si sono create aspettative altissime, arrivando a parlare addirittura di rivoluzione tecnologica, creando nel mondo videoludico una quantità davvero molto alta di Hype con la quale sarà difficile fare i conti.
La storia del gioco riguarda la guerra in Iran condotta dagli americani contro il PLR che vuole assumere il controllo del paese, e per farlo ha intenzione di scatenare una guerra nucleare tra Russia e gli USA facendo esplodere due testate nucleari tattiche di fabbricazione russa a Parigi e a NewYork.
Ed è qui che entra in gioco il protagonista della vicenda, un marine americano, che è venuto a sapere del piano segreto dei terroristi e fa di tutto per evitarlo accompagnato dalla sua fedele squadra.
La campagna si alterna con momenti di pura adrenalina e divertimento a interludi un po’ più noiosi.
Sicuramente il titolo propone una campagna dall’elevato tasso di spettacolarità delle ambientazioni e a un level design davvero ben batto, naturalmente però il titolo presenta anche dei difetti.
Sicuramente non dimentichiamo la bassa intelligenza artificiale dei nostri avversari che in alcuni casi si presenta davvero scarsa difatti li è stato attribuito un mirino automatico affinché il gioco non risulti eccessivamente facile inoltre negli spazi più ampi è possibile assistere a delle situazioni paradossali , azioni totalmente no sense svolte dai soldati nemici che spesso vi lasceranno perplesso davanti allo schermo. Un altro difetto che noi dell’angolo abbiamo notato , propone dei punti spawn che genera un infinito numero di nemici , e ciò continuerà fino a che non soddisferete un preciso obbiettivo , solitamente uno specifico avversario da eliminare o una certa posizione da raggiungere.
Anche se presenti questi difetti la campagna sa essere divertente grazie alla guida di diversi veicoli , i quick time event , l’alto tasso di distrubbilità dell’ambiente e tanti altri fattori … in definitiva anche durando solo 6 ore la modalità single player è accettabile , la parte forte arriva per quanto riguarda il multiplayer. Il multyplayer è appassionante e molto ben congegnato. Esso si presenta molto vario grazie alle diverse modalità disponibili e le classi utilizzabili. Le mappe sono ampissime e sono particolarmente divertenti grazie alle centinaia di possibilità che esse offrono, difatti son presenti davvero molti veicoli ed è presente una buona interazione con l’ambiente che migliora particolarmente l’esperienza online. Inoltre per tutti quei giocatori che vogliono una esperienza strettamente legata alla coperativa è possibile giocare delle missioni speciali per 2 giocatori , davvero molto divertenti e piuttosto longeve . Per finire ricordiamo che per ottenere i gadget , le armi , gli accessori per migliorare il nostro equipaggiamento bisognerà aumentare di livello e portare a termine dei particolari obbiettivi , ciò rende l’esperienza online ulteriormente longeva
In conclusione Battelfield 3 è un titolo che si presenta mediocre nel Single Player, e ottimo nel Multiplayer, dove offre un’ esperienza che pochi altri FPS riusciranno a regalarvi.

Per quanto riguarda le classi, eccole qui :
– I Kit disponibili sono quattro: assalto, geniere, supporto e cecchino.
Il Kit assalto è buono se vi piace combattere faccia a faccia col nemico ed equipaggia un fucile d’assalto a scelta a seconda di quello disponibile al tuo livello, un’arma da fianco, un accessorio che può essere o un lanciagranate da 40mm M320 oppure una borsa medica che può curare te e gli altri tuoi compagni se lanciata per terra, defibrillatore e infine puoi usare un bonus a scelta.
Il Kit geniere è molto utile se ti piace guidare gli svariati mezzi da combattimento presenti nelle mappe del gioco in quanto equipaggia una qualsiasi pistola mitragliatrice disponibile, un’arma da fianco,un lanciarazzi a scelta, l’attrezzo riparatore e un bonus a scelta.
Il Kit supporto è ottimo per chi vuole una grande potenza di fuoco in quanto equipaggia una mitragliatrice leggera a scelta, un’arma da fianco, una sacca di munizioni per rifornire te e i tuoi compagni, C4 o mine Claymore e un bonus a scelta.
Il Kit cecchino è ottimo per quelli che amano nascondersi ed aspettare che arrivi la preda ed equipaggia un fucile da cecchino a scelta, un’arma da fianco, un segnalatore per il rientro, un accessorio e un bonus a scelta.
L’unica cosa che lascia perplessi del gioco è la grafica che si credeva fosse più elaborata dai vari video promozionali sparsi in rete prima dell’uscita, ma dopo esserti cimentato nel gioco per un po’, ti abitui e diventa buona.
Consiglio vivamente questo gioco a chi è appassionato degli FPS in generale ma soprattutto ai fan di Call Of Duty che, sono sicuro, cambieranno idea giocando a questo gioco da definirsi più propriamente un “colossal”.

Marco Asciuti

LA COSTITUZIONEIDE: ARTICOLO 1.

15 dicembre 2011 4 commenti

 

 

 

“L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro. 

 

La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione”.

 

 

 

1) Pochi, pronunciando il primo paragrafo, fanno sentire la virgola tra le parole “democratica” e “fondata”. Eppure, quella virgola modifica il senso più intimo dell’intera Costituzione. 

 

Il senso dell’articolo, considerata la presenza della virgola, è che l’Italia è – prima – una “Repubblica democratica” e che – poi – è “fondata sul lavoro”: l’ordinamento istituzionale (benessere dello Stato Italia) deve, cioè, avere il primato rispetto al lavoro (benessere degli Italiani). In altri termini, il lavoro realizza lo Stato Italia, ma non la Democrazia Italia.

 

Io credo che la virgola non dovesse essere posta: il benessere dello Stato Italia non è, né può essere, distinto dal benessere degli Italiani. La Democrazia Italia, oltre che lo Stato Italia, deve fondarsi sul lavoro.

 

 

 

2) Il passaggio “nelle forme e nei limiti della Costituzione” non è preciso: la dicitura corretta per significare quanto inteso sarebbe dovuta essere “nelle forme e nei limiti sanciti dalla Costituzione”. Il passaggio, così come è scritto, significa che la Costituzione ha forme e limiti. Abbiamo, dunque, un pressapochismo che, almeno in Assemblea Costituente, non avrebbe dovuto esservi. 

 

 

 

3) Mi sento, poi, di dover rivolgere una critica linguistica all’uso delle minuscole: sinceramente, avrei preferito l’uso dell’iniziale maiuscola per le parole “lavoro”, “sovranità” e “popolo”. 

 

 

 

4) Ciò che mi sorge spontaneo chiedermi leggendo il primo articolo è: “l’Italia [davvero] è?”; “l’Italia [davvero] è una?”; “l’Italia [davvero] è una Repubblica?”; “l’Italia [davvero] è una Repubblica democratica?”. E poi: come può definirsi “fondata sul lavoro” un’Italia con tassi di disoccupazione sconcertanti (ed in aumento)? Come può definirsi “fondata sul lavoro” un’Italia che ha milioni di lavoratori con contratti a tempo determinato? Come può definirsi “fondata sul lavoro” un’Italia in cui il manager della FIAT dice che i lavoratori devono rinunciare ad ogni loro diritto? E chiudo con una, sinceremente fin troppo scontata, domanda: “la sovranità [davvero] appartiene al popolo?”.

 

Alessio Fanciulli

 

Per riscuotere la pensione meglio usare il libretto postale.

11 dicembre 2011 Lascia un commento

Dopo qualche giorno dell’entrata in vigore della norma che prevede che la Pubblica amministrazione non paghi in contanti stipendi, pensioni e pagamenti sopra i €500 qualcuno inizia a muoversi. Si vedono e si leggono cori di protesta su tv e giornali da parte di sindacati e associazioni consumatori.
E’ evidente che Monti con la mossa di vietare i pagamenti sopra i €500 in contanti nella Pubblica Amministrazione vuole ridurre i costi di gestioni del denaro della Pubblica Amministrazione, ma così facendo va a colpire ancora una volta i più deboli, che di fronte ai cambiamenti non sanno cosa fare e si sentono persi . Insomma il pensionato la sua misera pensione la vuole subito è in contati, e come dargli torto.
Ma cosa può fare un pensionato per evitare di avere ulteriori costi per ritirare la pensione?
Lo strumento più semplice per chi prima riscuoteva la pensione in contanti sopra i €500 presso lo sportello postale senza avere il conto è aprire un librettino nominativo ordinario alle Poste.
Primo perchè non ci sono costi, poi perchè si prende qualche straccio di interesse.
Secondo perchè anche aprendo un conto corrente alle Poste quello che costa meno è il BancoPosta Click, conto corrente online, dove si pagano i bolli di Stato €34,20. Ma le operazioni tipo bonifici, pagamento bollettini devono essere fatte online, altrimenti dallo sportello postale si pagano delle commissioni salatissime. Altri conti correnti postali costano di più, oltre ai bolli di Stato si paga un canone annuale.
Conti correnti bancari è meglio lasciarli perdere, oltre ai bolli di Stato ci sono i costi del canone mensile, e il costo totale di bolli di Stato, canone mensile e invio comunicazioni come estratto conto possono superare i €100 l’anno. Se prendo €600 al mese di pensione senza rivalutazione all’inflazione, con l’inflazione superiore al 3%, e devo spendere anche soldi per il conto corrente è meglio lasciarli perdere. Non è escluso che le banche dopo questa norma per attirare la nuova clientela studino nuovi prodotti anche per fare cassa visto i tempi diffiicili. Quindi occhi aperti e leggere attentamente i prospetti informativi per scovare costi nascosti, che ci sono sempre.
Le carte prepagate per farsi accreditare la pensione o si prende la Carta Inps emessa dalle Poste, dove viene accreditata la pensione poi si passa dall’Ufficio postale per ritirarla. oppure si deve scegliere una carta prepagata con codice Iban tipo Genius Card di Unicredit, Superflash di Banca Intesa, se nelle vicinanze c’è una filiale Che Banca anche il Conti Tascabile può essere più conveniente. Le carte sopra nominate sono le più usate e le più economiche, ma ne esistono anche altre emesse da altre banche. Attenzione perchè le carte prepagate senza Iban come la Postepay non si può accreditare la pensione, quindi non vanno bene. Mentre le carte prepagate con Iban che sembrano convenienti ma hanno l’assistenza tecnica a pagamento è meglio lasciarle perdere .
Anche con le carte prepagate con codice Iban i si paga un canone mensile, per prelevare i soldi ci si deve recare presso il Bancomat delle banche del gruppo che ha emesso la carta e non si paga nulla. Mentre il prelievo da Bancomat di altre banche si paga una commissione. Le carte prepagate si possono usare anche come strumento di pagamento nei negozi convenzionati con il circuito della carta in Italia all’estero e su internet. Attenzione però, perchè se la carta prepagata viene persa il denaro caricato sulla stessa prima del blocco della carta difficilmente viene restituito. Quindi non usate la carta prepagata come salvadanaio, ma solo come strumento di passaggio per la pensione e pagamento. Inoltre se la banca fallisce i soldi caricati sulla carta prepagata sono persi per sempre, non è come per il conto corrente che esiste un fondo interbancario che assicura ogni conto corrente fino a 100 mila euro.

Il pianeta sta morendo

11 dicembre 2011 Lascia un commento

il pianeta sta morendo

Il nostro pianeta sta giorno dopo giorno morendo, ma l’industria petrolifera continua a tenere in pugno i paesi chiave, bloccando ogni possibilità di un trattato sul clima. UE, Brasile e Cina devono stipulare un trattato che salvi il pianeta! Infatti gli oceani stanno morendo, l’aria sta peggiorando, le foreste si stanno desertificando. Dai pesci alle piante, dalla fauna agli esseri umani, stiamo uccidendo il pianeta che ci sostiene, e lo stiamo facendo velocemente. La causa principale della distruzione della natura si chiama cambiamento climatico. Il principale responsabile del riscaldamento globale è senza dubbio l’uomo infatti secondo uno studio pubblicato da Nature Geoscience dai ricercatori dell’Istituto per la Tecnologia di Zurigo. “E’ estremamente probabile che almeno il 74% del riscaldamento osservato sia dovuto all’uomo, e solo il restante 26% a cause naturali, anche l’aumento delle radiazioni solari ha contribuito solo per 0,07 gradi centigradi sul totale”. E l’effetto della Co2 prodotta dall’uomo sembra destinato a peggiorare: secondo un altro articolo pubblicato da Nature Climate Change nel 2010 la produzione globale di questo gas serra e’ aumentata del 5,9%, arrivando a livelli mai toccati prima.

Il Trattato ONU sul cambiamento climatico, al momento l’ultima occasione per agire, scade il prossimo anno, e una coalizione senza scrupoli a guida americana e composta da paesi esportatori di petrolio sta provando a neutralizzarlo per sempre. E’ difficile da credersi, ma purtroppo stanno barattando la sopravvivenza della natura in cambio di immediati profitti.
La crisi economica ha aggiunto un ulteriore ostacolo, lungo questo difficile percorso negoziale che – secondo le regole Onu – ha bisogno dell’unanimità per prendere decisioni di lungo periodo. Secondo numerosi scienziati però, la data del 2020 è troppo di lungo periodo: la stessa Unione Europea, si dice pronta a fare concessioni, solo se il vertice riuscirà a partorire una chiara roadmap che porti a un nuovo trattato internazionale entro il 2015.

L’UE, il Brasile e la Cina continuano a guardare infatti, pur non essendo schiavi delle compagnie petrolifere come gli Stati Uniti, hanno bisogno di un enorme appello dell’opinione pubblica prima di guidare politicamente e finanziariamente il salvataggio del Trattato ONU.

La situazione si sta incredibilmente aggravando: il nostro pianeta è continuamente colpito da catastrofi naturali, che lasciano milioni di persone senza casa e senza cibo. Stiamo raggiungendo velocemente il punto di non ritorno per quanto riguarda il cambiamento climatico: abbiamo tempo solo fino al 2015 per cominciare a ridurre drasticamente le emissioni di CO2.

Nonostante questa emergenza, il mondo sta fallendo nel mobilitarsi contro la democrazia americana ostaggio dell’industria petrolifera. Non paghi di aver fatto fallire gli accordi di Copenaghen e il protocollo di Kyoto, ora stanno costruendo una coalizione per uccidere il trattato sul clima, che segnerà la fine dei negoziati internazionali in corso in Africa.

Costruiamo un appello globale da record per mettere insieme i difensori del clima firmando la petizione al seguente link:

http://www.avaaz.org/it/the_planet_is_dying/?vl

La folle e insensata idea di focalizzarsi sui profitti di breve periodo, rimandando le decisioni contro la crisi climatica e
mettendo cosi in pericolo la sopravvivenza di noi tutti, non è più tollerabile. Uniamoci e convinciamo altri a combattere per un mondo più sicuro e più umano.
La conferenza sul clima di Durban è terminata ieri sera è l’Europa ha redatto il testo definitivo su cui, bene o male, tutti concordano.
E’ stata chiamata roadmap o tabella di marcia europea e in definitiva si tratta delle linee di principio stabilite dall’Europa, concordate con più di 100 Paesi, per tentare se non di risolvere il problema, almeno di limitare i danni. Questo testo è stato messo nero su bianco, ha fatto il giro dei banchi nelle ultime ore della conferenza, ma è rimasto con uno spazio vuoto in calce.
La roadmap prevede sostanzialmente che ogni Paese sviluppato ed in via di sviluppo avvi un processo di sviluppo di un quadro giuridico per imporre leggi sulla limitazione alle emissioni, le quali dovranno essere tagliate per una certa soglia, non ancora stabilita, entro il 2020. La soglia non è stata stabilita perché, proprio come voleva la Cina, ogni Paese dovrebbe decidere autonomamente i propri tagli; ed inoltre si è stabilito il termine “quadro giuridico” e non “trattato vincolante” per compiacere gli Stati Uniti che solo così potrebbero accettarlo.
Tutti contenti, tranne il nostro pianeta probabilmente!

Spero nella vostra diffusione per salvare la nostra amata Terra,

Gualtiero M. Lugli

Monetizzazione USA, un buco nero

9 dicembre 2011 Lascia un commento

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Ben Bernanke ha messo all’opera i torchi della Federal Reserve per stampare denaro; a volontà. Ma quanto? Tra i 16 e i 17 trilioni di dollari. Per avere un’idea della cifra inimmaginabile
(16. 000.000.000.000.00), basterà dire che il PIL americano, il prodotto interno lordo più grosso del mondo, ammonta «soltanto» a 14,2 mila miliardi di dollari.

Dobbiamo questa rivelazione all’azione indefessa del «candidato invisibile», ossia a Ron Paul, che da anni richiede una revisione dei conti indipendente (audit) della Federal Reserve, istituto pubblico posseduto da banche private. Nella veste di semplice deputato, Ron Paul ha presentato un disegno di legge della Camera Bassa (HR 1207) in questo senso.

La resistenza di Bernanke (e del precedente governatore, Alan Greenspan) è stata frenetica e minacciosa: un audit sulla Banca Centrale avrebbe prodotto reazioni gravissime sui mercati, eccetera, eccetera. Sono riusciti a scongiurare un audit completo, grazie al senatore Bernie Sanders, che ha fatto sua la proposta di Ron Paul, avendo cura di annacquarla quanto basta. Tuttavia, la legge è passata alla fine del 2010, e la parziale valutazione dei conti – opera del GAO, Government Accounting Office, qualcosa come la Corte dei Conti – è quanto di più ufficiale si possa desiderare.

Da essa, per dirla con le parole di Douglas Wead, un collaboratore di Ron Paul, «abbiamo appreso che nel 2008 (i banchieri centrali) hanno creato 17 trilioni che hanno prestato alle banche, per lo più alle banche gestite dai membri del consiglio d’amministrazione della FED, e a numerose grandi imprese come General Electric». (Audit The Federal Reserve Reveals 16 Trillion in Secret Bailouts)

Tutto ciò in segreto, e con falsi contabili vistosi.

Per esempio, l’ammontare ufficiale e approvato dal Congresso del primo salvataggio (il famoso TARP del 2008) era di 800 miliardi di dollari; menzogna, dato che la sola Goldman Sachs – la banca che ci governa e ci salva tutti – ha ricevuto 814 miliardi. E tutto all’insaputa del Congresso (il potere legislativo che in teoria dovrebbe autorizzare l’emissione) lasciato a litigare e dividersi sulla copertura di un deficit di 1,5 miliardi, mentre 16-17mila miliardi gli passano sotto il naso.

E non basta. Ciò che fa infuriare gli americani ridotti dalla crisi in miseria, è che di quei 16 trilioni, una parte cospicua è andata a riempire di liquidità di banche inglesi, tedesche, francesi e belghe.

Ecco qui una lista incompleta delle banche che hanno ricevuto il ricco dono:

Citigroup: $2.5 trillion ($2,500,000,000,000)

Morgan Stanley: $2.04 trillion ($2,040,000,000,000)

Merrill Lynch: $1.949 trillion ($1,949,000,000,000)

Bank of America: $1.344 trillion ($1,344,000,000,000)

Barclays PLC (United Kingdom): $868 billion ($868,000,000,000)

Bear Sterns: $853 billion ($853,000,000,000)

Goldman Sachs: $814 billion ($814,000,000,000)

Royal Bank of Scotland (UK): $541 billion ($541,000,000,000)

JP Morgan Chase: $391 billion ($391,000,000,000)

Deutsche Bank (Germany): $354 billion ($354,000,000,000)

UBS (Switzerland): $287 billion ($287,000,000,000)

Credit Suisse (Switzerland): $262 billion ($262,000,000,000)

Lehman Brothers: $183 billion ($183,000,000,000)

Bank of Scotland (United Kingdom): $181 billion ($181,000,000,000)

BNP Paribas (France): $175 billion ($175,000,000,000)

Tanta generosità verso banche estere si spiega come uno sforzo per salvare dall’effetto-domino di un fallimento il sistema finanziario globale concepito come un tutto (la globalizzazione non è acqua) (www.gao.gov/new.items/d11696.pdf)
Ciò che più colpisce, però, è che tutto questo profluvio di trilioni gettato nel sistema non pare risolvere alcun problema. Le banche gonfiate di miliardi non tornano in salute, nonostante la forniture di liquidità illimitata a tasso zero; tutti gli sforzi di Helicopter Ben per accrescere la domanda, innescare l’espansione del credito, ridurre i tassi dei mutui e dei fidi e deprezzare il dollaro, non hanno portato alla auspicata ripresa, sia pur gonfiata.

La disoccupazione resta a livelli di depressione, al 9% (che significa al 16 e più, se calcolata con i metodi europei), e – lungi dallo scatenare l’iper-inflazione teoricamente temibile, vista l’immane creazione di moneta ex nihilo – la deflazione regna, su livelli dell’1% dovuti essenzialmente al rincaro del greggio.

Il fatto può insegnare qualcosa a chi chiede alla BCE di monetizzare il debito, comprando titoli di Italia e Spagna. La FED non riesce a creare inflazione (come probabilmente vuole) perché compra o presta attivi puramente finanziari, e quando compra un Treasury Bill scambia un attivo finanziario con un altro. A creare inflazione è la spesa pubblica, dei governi – perché quando un governo spende, compra beni e servizi reali in cambio degli attivi finanziari (dollari ex-nihilo) provocando il deprezzamento di questi, se sono sovrabbondanti. L’iper-inflazione sperimentata dai tedeschi durante Weimar fu dovuta all’enorme spesa in deficit dello Stato (50% del PIL), deficit spending usato essenzialmente per vendere marchi comprando con essi valute estere, con cui pagare le colossali riparazioni chieste dai francesi e inglesi.

Fatte le proporzioni, è la politica della finanza allegra italiana, della spesa che ha pagato le caste parassitarie, la corruzione e il Sud improduttivo, approfittando dei bassi tassi «alla tedesca» dell’indebitamento in euro, laddove bisognava invece approfittare per risanare e tagliare. Ora la moneta «tedesca» non permette l’inflazione, e ci strangola.

In tutto l’Occidente si è instaurata la deflazione, una situazione in cui il peso del debito viene aggravato (mentre l’inflazione lo allevia). Fino a quando? Fino a quando la disponibilità dei detentori di capitale a permetterci la spesa in deficit viene definitivamente meno. Si accorgono che lo Sato non è illiquido, ma insolvente. E smettono di comprare BOT.

È quel che succede adesso. E non c’è stampa di moneta da parte delle Banche Centrali che possa curare questo male. Si deve guardare in faccia alla realtà che si è finto di non vedere, rinnovando ogni volta i BOT, quando scadevano, con altri BOT. La stampa di moneta della FED non fa che degradare la moneta, fino a fare temere non la svalutazione, ma la sua vaporizzazione.

I vecchi (e dimenticati) economisti avevano un detto: «Il denaro comanda il lavoro». Io ti do 50 euro e tu mi sgombri la cantina, e lo fai perché con quei soldi puoi fare la spesa, ossia comprare il lavoro che sta dietro e dentro le merci di consumo. Qualcuno è stato pagato per allevare il vitello, per produrre i pomodori e i fagiolini.

Il trucco è che riesca a «comandare lavoro» il denaro creato dall’aria dalle banche, che è – sostanzialmente – un «attivo» finanziario, a cui corrisponde il passivo di qualcun altro, che magari non onora il proprio debito – e allora tutto il castello di carte cade. Bisogna che la gente ignori il trucco, e continui a credere che il denaro abbia un valore, altrimenti esso smette di «comandare lavoro».

Ebbene: ecco qui una tabella che dice le ore di lavoro richieste, in America, per comprare un’oncia d’oro. L’oro è la sola moneta che ha il suo attivo dentro di sé, dunque è un metro affidabile, in termini di lavoro che «comanda».

In USA occorrono oggi 88 ore di lavoro per comprare un’oncia d’oro.
Nel 2000 bastavano 20 ore. Le Banche Centrali hanno fatto molto male ai salari…

Impressionante? Accade quando il denaro che avete in tasca comincia a vaporizzare.

Forse non a caso, la Russia ha fatto sapere ufficialmente che ad ottobre ha aggiunto 19,5 tonnellate metriche d’oro alle sue riserve, totalizzanti 871,1 tonnellate (mentre la Germania ha ridotto le sue riserve di 4,7 tonnellate).

Chi avrà ragione?

Maurizio Blondet

Ritrovata la salma di Mike Bongiorno, “Bellissimo regalo di Natale” commenta Fiorello

9 dicembre 2011 Lascia un commento

Mike Bongiorno e Fiorello

La salma di Mike Bongiorno finalmente è stata ritrovata nel Milanese, nella zona di Vittuone dopo essere stata trafugata nella notte fra il 24 e il 25 gennaio 2011 dal cimitero di Dagnente, a pochi chilometri da Arona, dove era sepolto dal 2009. Il noto presentatore era morto nel settembre di quello stesso anno. Dall’inizio delle indagini in carcere sono finite quattro persone rivelatesi poi solo degli sciacalli.

La bara di Mike Bongiorno sarebbe stata trovata in un fontanile profondo circa 3 metri, a 300 metri da una chiesetta, lungo la via Per Cisliano. Sui dettagli del ritrovamento però c’e’ il massimo riserbo. Le poche informazioni arrivano dalla gente che abita nei paraggi. Il signor Ernesto Oldani, che possiede un’orto proprio vicino al luogo in cui sarebbe avvenuto il ritrovamento, passato di li’ con il suo cane, questa mattina alle 10 racconta: “Ho lasciato libero il cane e non ha sentito nulla. Nessun odore strano. Secondo me questa mattina la bara non c’era. E poi qui, di giorno c’e’ un gran via vai di ciclisti, di persone che abitano nelle cascine. Mentre la notte non c’e’ nessuno e la zona e’ piena di prostitute. Anche la chiesa e’ stata spesso oggetto di furti, hanno rubato tutto il rame”. Proprio questa chiesa, vista la presenza di una statua di Padre Pio e’, come racconta il sindaco del paese Enzo Tenti, un punto di attrazione per la gente del posto, che spesso si reca davanti alla statua per pregare. Damiano Suardi, che abita in via Cisliano, aggiunge: “Questa zona e’ troppo trafficata, non credo che la bara sia qui da tempo. L’avremmo vista. Certo, magari passando in auto non si sarebbe notata perche’ la scarpata del fontanile e’ piuttosto profonda. Ma di qui passano tante persone a piedi se ne sarebbero accorte”. Sul posto e’ giunto anche il senatore Mario Mantovani, coordinatore regionale del Pdl, che spiega “Sono qui per avere informazioni e per solidarieta’ ai parenti”. Tuttavia, al momento, anche per lui vale il divieto dei carabinieri.

La certezza assoluta che il corpo sia proprio quello del presentatore, però, si avrà solo dopo gli accertamenti scientifici. Tuttavia oltre ai due figli Niccolò che ha commentato: “Spero sia vero, credo di sì”. e Michele che ha aggiunto: “Adesso stiamo decisamente meglio, siamo felicissimi che sia stato ritrovato il corpo”, sono già numerosissimi i commenti di numerose celebrità e di centinaia di persone, che sui social network, stanno commentando con soddisfazione quella che appare come la fine di una brutta vicenda.
Fiorello sulla sul suo profilo twitter ha scritto: “Evviva! Mike è stato trovato. L’ho appena saputo. Bellissimo regalo di Natale alla sua famiglia e a quanti gli hanno voluto bene! Felice!”.
Lorenzo Jovanotti dal suo account twitter si è unito al sollievo per il ritrovamento della salma di Mike Bongiorno, “ritwittando” un messaggio dell’amico Fiorello, che aveva virtualmente mandato «Un fortissimo abbraccio a Daniela Nicolò, Michele, Leolino!». Il sindaco di Arona, Alberto Gusmeroli, ha commentato la notizia del ritrovamento della bara, che era stata trafugata proprio dal cimitero di Dagnente, piccola frazione della cittadina del Novarese dicendo: «Una bellissima notizia per tutta la cittá e per la famiglia di Mike Bongiorno, eravamo tutti in ansia per loro e credo lo sia stata tutta Italia perché Mike Bongiorno era una figura molto amata dalla gente”. Dopo tutti gli accertamenti degli investigatori e della magistratura, Arona spera di poter accogliere nuovamente la bara di Mike nel cimitero di Dagnente: «Ora mi auguro – aggiunge Gusmeroli – che finalmente possa riposare in pace”.

Gualtiero M. Lugli

L’angolo del Veggente!

7 dicembre 2011 Lascia un commento

l'angolo del veggente

Ciao ragazzi siccome da oggi avró l’onore di collaborare con questo giornale vorrei presentarmi a tutti voi. Mi chiamo Maris De Michele ho 21 anni e sono un vero amante dello sport; ho giocato per varie squadre della mia regione anche raggiungendo ottimi risultati per poi dover smettere per problemi fisici, ma la passione non è mai terminata anzi sono diventato un vero appassionato di scommesse sportive. Aggiornarmi su tutte le partite dei vari campionati è stato per me un modo di rimanere attaccato al calcio e vorrei mettere al vostro servizio tutto ció che ho imparato seguendo ció che amo di più magari aiutandovi a vincere qualcosa.

Questo era solo un articolo di presentazione, ma dalla prossima volta inizierò a darvi, spero utili e preziosi consigli,
A presto!

Maris Il Veggente!

LA COSTITUZIONEIDE

6 dicembre 2011 2 commenti

La Costituzione della Repubblica Italiana

Oggi, martedì 6 dicembre 2011, s’inaugura l’appuntamento settimanale de “Il Cyrano” con una rubrica, tutta nuova, dedicata all’esame della Costituzione. Io sono Alessio Fanciulli, studente di Scienze Politiche e, per così dire, “scrittore tuttofare”: sto scrivendo film, cortometraggi, romanzi, racconti, testi teatrali, testi cabarettistici. In questo caso, ho scelto di scrivere sul “diritto” per sfida personale, ossia per cercare di rendere “piacevole” una materia troppo spesso etichettata come noiosa.

Per ora, mi soffermerò su un’analisi generale del testo Costituzionale; a partire dal prossimo martedì, osserverò al microscopio ogni articolo del libro che Costituisce lo Stato repubblicano italiano.

Anzitutto, la Costituzione è divisa in quattro parti: i Principi Fondamentali; i Diritti e i Doveri dei Cittadini; l’Ordinamento della Repubblica; le Disposizioni Transitorie e Finali. Già qui, ci sarebbe da chiedersi: “perché chiamare Transitorie disposizioni vigenti dal 1948? Se quelle Disposizioni hanno la stessa età della Costituzione, anche la Costituzione stessa, a rigor di logica, è transitoria!

Uno dei brani più dibattuti dai Costituenti in Assemblea è stato l’articolo 2, ai sensi del quale la Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo. Tale principio afferma, in se stesso, la supremazia e la primogenitura della persona umana sullo Stato: è, cioè, un principio di forza supercostituzionale, trascendente e trascendentale.

Insomma, sin da questo esame, per quanto embrionale, si ha modo di intravvedere quanto controversa sia la nostra Costituzione: passaggi solenni s’alternano sovente a disattenzioni grossolane. Sarà nostro compito smascherare, con un pizzico d’ironia, che cosa si cela dietro al Testo che, sin dal 1948, fonda la Repubblica Italiana.

Alessio Fanciulli